
Dall'antica Roma ai giorni nostri
Dall'antica Roma........

Nell'elogio di Appio Claudio, collocato sotto la statua che Augusto aveva fatto erigere nel suo Foro insieme a quelle degli uomini illustri della storia di Roma, poche righe menzionavano le principali benemerenze del personaggio: "Egli conquistò molte città ai Sanniti, distrusse l'esercito dei Sabini e degli Etruschi, rifiutò la pace col re Pirro". Tra tali elogi, c'era anche una frase particolarmente significativa: "durante la Censura, costruì la via Appia": ciò indica come, per i Romani, l'apertura di una strada avesse la stessa rilevanza di vittoriose imprese militari e di importanti iniziative politiche, tanto da risultare degna di essere ricordata ai posteri.
Non a caso, del resto, quello delle costruzioni stradali era un compito riservato durante la Repubblica agli alti magistrati e persino agli stessi Imperatori durante l'impero, mentre la consuetudine di attribuire ad ogni nuova strada il nome di colui che l'aveva aperta serviva a sottolineare un merito indiscusso ed a perpetuarne nel tempo il ricordo. Ce lo conferma un brano di Diodoro Siculo il quale, sempre a proposito di Appio Claudio, scriveva: "Pavimentò poi con solide pietre la maggior parte della via Appia alla quale dette il suo nome e che andava da Roma a Capua per una lunghezza di più di mille stadi. Poiché dovette fare scavi in luoghi elevati e livellare valli e gole, spese l'intero reddito dello Stato. Ma, essendosi preoccupato soltanto del pubblico interesse, ha lasciato a commemorarlo un monumento imperituro".
.... ai giorni nostri
Progettare e realizzare brano di Diodoro
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